La tua newsletter ha sempre un bel potere (felicemente) distraente, leggerei tuuuutto 🤭
Grazie anche a Vicky per aver proposto quel link sulla scrittura per l'esperienza second screen, l'ho letto anche io qualche giorno fa e mi si è incastrato in testa con mille pensieri.
Grazie per il feedback 🥹 Eheh, proprio per questo ho provato a mettere i caffettini al volo in fondo perché qualcuno mi ha detto che si ritrovava subito con mille tab aperte 🤪
Devo dire che, effettivamente, l'esperienza second screen è sempre più rilevante. A volte perché ci distraiamo, a volte perché le serie stuzzicano subito la nostra voglia di approfondire. Per esempio, recentemente mi sta capitando con M. Ci sono un sacco di pezzi della storia che avevo studiato per l'ultima volta al liceo e di cui non avevo reale contezza.
Verissimo! In effetti anche io prendo spesso il cell mentre guardo serie o film per approfondire in real time: ma anche questo è un segno dei tempi che viviamo, sembra che non possiamo posticipare le domande a un secondo momento - "lo devo scoprire subito!", mi trovo spesso a pensare.
Ciao Gianvito, mi ha colpito molto la percentuale esibita sul second screen. Sono (ero?) fra quelli e, da pochi giorni, mi sto forzando a lasciare il telefono in un'altra stanza. Improvvisamente le Serie TV sono tornate ad essere interessanti, se viste come se non fossero un sottofondo.
1) A marzo andrò a Lanzarote proprio perché voglio approfondire la conoscenza di Manrique come architetto e del suo lavoro.
2) In questi giorni penso spesso al “peso” (ahimè) che sembra essere diventato organizzare e incontrarsi con gli amici. Mi chiedo spesso se sia colpa mia, ma noto anche che i miei amici mi propongono di vederci senza mai organizzare nulla di concreto, lasciando a me l’onere di decidere. Mi chiedo se siamo cambiati noi, come società, se i social hanno ridotto il bisogno di incontrarsi visto che riceviamo aggiornamenti quotidiani sulle nostre vite via telefono, o se semplicemente sto invecchiando.
3)La storia di Netflix e del telefono mi manda fuori di testa! Litigo con il mio partner ogni volta che lo vedo distrarsi mentre guardiamo una serie TV. :)
1) Viaggiare per approfondire un artista è una cosa bellissima. Sono super-invidioso, te lo dico.
2) Io credo che sì, i social ci abbiano impigriti e, in qualche modo, estremizzino alcune nostre caratteristiche. In generale, credo che la società si sia un pelo individualizzata per via di tante concause (il modello di sviluppo, la comunicazione) e che quindi vadano prese delle contromisure. Senza diventare per questo moralisti, ma sicuramente coscienti di alcune dinamiche delle quali siamo tutti (o quasi) vittime. Un esempio? Decidere di non condividere una cena passata con gli amici, concentrandosi sullo "stare" in quel momento, per me vuol dire comportarsi con consapevolezza, non con moralismo. Imparare a "stare" con gli amici significa cambiare il proprio atteggiamento (ad esempio, accettare che ci siano personalità più proattive, imparare ad ascoltare ecc.) e anche accettare il fatto che con alcuni amici, magari, non c'è più feeling. Una serie di ragionamenti che, lo dico per esperienza diretta, è più facile da maneggiare se ci si prende cura del proprio benessere psicofisico. Insomma, non facile. Però iniziare a pensarci è già un bel passo.
3) Pure io 👀 Diciamo che, anche in questo caso, senza giungere a moralismi, potremmo decidere di lasciare il telefono in un'altra stanza per goderci il film… Ma accettare anche che la scelta del film potrebbe essere sbagliata se uno dei due si annoia.
ma grazie a te! le tue colazioni hanno sempre nutrito la mia curiosità, e offrirti un caffè mi sembra quasi doveroso. 😀
Caffè apprezzatissimo, di quelli specialty estratti a filtro.
La tua newsletter ha sempre un bel potere (felicemente) distraente, leggerei tuuuutto 🤭
Grazie anche a Vicky per aver proposto quel link sulla scrittura per l'esperienza second screen, l'ho letto anche io qualche giorno fa e mi si è incastrato in testa con mille pensieri.
Grazie per il feedback 🥹 Eheh, proprio per questo ho provato a mettere i caffettini al volo in fondo perché qualcuno mi ha detto che si ritrovava subito con mille tab aperte 🤪
Devo dire che, effettivamente, l'esperienza second screen è sempre più rilevante. A volte perché ci distraiamo, a volte perché le serie stuzzicano subito la nostra voglia di approfondire. Per esempio, recentemente mi sta capitando con M. Ci sono un sacco di pezzi della storia che avevo studiato per l'ultima volta al liceo e di cui non avevo reale contezza.
Verissimo! In effetti anche io prendo spesso il cell mentre guardo serie o film per approfondire in real time: ma anche questo è un segno dei tempi che viviamo, sembra che non possiamo posticipare le domande a un secondo momento - "lo devo scoprire subito!", mi trovo spesso a pensare.
Ciao Gianvito, mi ha colpito molto la percentuale esibita sul second screen. Sono (ero?) fra quelli e, da pochi giorni, mi sto forzando a lasciare il telefono in un'altra stanza. Improvvisamente le Serie TV sono tornate ad essere interessanti, se viste come se non fossero un sottofondo.
Io faccio la stessa cosa, soprattutto quando vado a letto. E funziona!
Super interessante per vari motivi:
1) A marzo andrò a Lanzarote proprio perché voglio approfondire la conoscenza di Manrique come architetto e del suo lavoro.
2) In questi giorni penso spesso al “peso” (ahimè) che sembra essere diventato organizzare e incontrarsi con gli amici. Mi chiedo spesso se sia colpa mia, ma noto anche che i miei amici mi propongono di vederci senza mai organizzare nulla di concreto, lasciando a me l’onere di decidere. Mi chiedo se siamo cambiati noi, come società, se i social hanno ridotto il bisogno di incontrarsi visto che riceviamo aggiornamenti quotidiani sulle nostre vite via telefono, o se semplicemente sto invecchiando.
3)La storia di Netflix e del telefono mi manda fuori di testa! Litigo con il mio partner ogni volta che lo vedo distrarsi mentre guardiamo una serie TV. :)
1) Viaggiare per approfondire un artista è una cosa bellissima. Sono super-invidioso, te lo dico.
2) Io credo che sì, i social ci abbiano impigriti e, in qualche modo, estremizzino alcune nostre caratteristiche. In generale, credo che la società si sia un pelo individualizzata per via di tante concause (il modello di sviluppo, la comunicazione) e che quindi vadano prese delle contromisure. Senza diventare per questo moralisti, ma sicuramente coscienti di alcune dinamiche delle quali siamo tutti (o quasi) vittime. Un esempio? Decidere di non condividere una cena passata con gli amici, concentrandosi sullo "stare" in quel momento, per me vuol dire comportarsi con consapevolezza, non con moralismo. Imparare a "stare" con gli amici significa cambiare il proprio atteggiamento (ad esempio, accettare che ci siano personalità più proattive, imparare ad ascoltare ecc.) e anche accettare il fatto che con alcuni amici, magari, non c'è più feeling. Una serie di ragionamenti che, lo dico per esperienza diretta, è più facile da maneggiare se ci si prende cura del proprio benessere psicofisico. Insomma, non facile. Però iniziare a pensarci è già un bel passo.
3) Pure io 👀 Diciamo che, anche in questo caso, senza giungere a moralismi, potremmo decidere di lasciare il telefono in un'altra stanza per goderci il film… Ma accettare anche che la scelta del film potrebbe essere sbagliata se uno dei due si annoia.