Hey,
voliamo ai link di oggi. Ma, prima di partire, ti volevo dire una cosa: se sei in Puglia, domenica alle 11 da Spaccio Mortadella Jazz a Conversano presento il libro “Sagre d’Italia” di Donatella Alquati e Giorgio Mininno. Ci vediamo lì.
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Caffè al volo ☕️
Il gianduiotto della discordia
Datemi un catio
Everyone Knows That
Sipari artistici
Bella la gentrificazione (si fa per dire), ma vuoi mettere un’intera città ri-tirata su solo per Airbnb (non senza problemi)? Welcome to Hochatown.
Sembrerà una questione di poco conto, eppure l’impossibilità di inviare messaggi attraverso iMessage fra dispositivi Android e iOS è perfino a causa di uno stigma sociale: la green bubble filter. È un tema così sentito che Google, da anni, prova a spingere i regolatori ad obbligare Apple ad aprire il proprio walled garden. Ancora non c’è riuscita, ma, nel frattempo, Carl Pei, il fondatore di Nothing, ha trovato un workaround. Non il massimo dal punto di vista della sicurezza, ma una bella provocazione per Tim Cook e soci.
In principio fu la borsa blu da 1700$. Ora Ikea si vendica con Balenciaga, mettendo in vendita una gonna-asciugamano parodia di quella da 625$ del brand francese.
Nella mia playlist della settimana: Barack Obama che parla di AI, free speech e internet.
Microsoft Teams ti pulisce casa. Non letteralmente, ma quasi.
Don’t Spy EU è la campagna per chiedere all’Unione Europea di vietare il riconoscimento facciale.
Uber vuole essere la superapp della gig economy? Uber Tasks ci farebbe propendere per un sì.
Il fallimento di WeWork, spiegato.
Il Minnesota ha aperto una gara pubblica per la sua nuova bandiera. Le proposte sono wow.
Instagram ha messo la quinta e si prepara a lanciare tonnellate di nuovi filtri e funzionalità.
Sei fan dei vocali? Hai amato alla follia Clubhouse? Bene, WhatsApp sta per lanciare delle stanze nelle quali potrai parlare con fino a 128 persone simultaneamente.
Cibo:
in a world full of soda, be a kombucha. Storia e origini di questa bevanda fermentata che piace sempre di più;
come le cucine a vista hanno cambiato i ristoranti.
Quello che è accaduto al governo portoghese è preoccupante, ma fa anche sorridere.
L’Arabia Saudita continua a cacciare fuori (disegni di) edifici futuristici per la sua nuova città, Neom.
Il Natale si avvicina e questo libro sui vecchi packaging italiani potrebbe essere un regalo interessante. E poi c’è questo libro pazzo e gratuito del 1914 sulle insegne francesi.
Ancora robe stampate: il Whole Earth Catalog, che Steve Jobs definì un Google ante-litteram, è ora online.
In quel discorso Jobs pronunciò il celebre slogan «Stay hungry, stay foolish» («Siate affamati, siate folli»), diventato iconico e rappresentativo della sua filosofia: in origine, apparse proprio sulla quarta di copertina di Whole Earth Epilog, una raccolta di tutti i numeri del Whole Earth Catalog pubblicata nel 1974.
Infine: ho parlato di un sacco di cose stampate, ma le edicole stanno morendo. Ma forse c’è un forse.
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Ci vediamo la prossima settimana,
Gianvito