Hey,
eccomi qui, di ritorno, dopo essermi riacclimatato con la vita vera. Come sono andate o stanno andando le ferie?
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Durante le ferie, ho provato un gelato senza latte, senza uova, senza glutine, senza soia. Insomma, detta così, parrebbe non essere un gelato e, invece, IUPPI è molto buono. Ne ho parlato su Munchies.
Un tema caldo dell’estate è stato il Jova Beach Party. Si è detto di tutto. Questo articolo, secondo me, porta un buon punto di vista sul tema. Che tu abbia partecipato o meno, che ti piaccia o non ti piaccia la musica di Jovanotti, ti consiglio di leggerlo, anche per conoscere un buon approccio per valutare l’impatto degli eventi.
Durante le vacanze, Facebook ha fatto una cosa piuttosto spiacevole: ha ceduto alla polizia i messaggi privati di una ragazza che parlava del suo aborto. Una soluzione c’è: questa.
Che poi, questo caso fa il paio con la “disavventura” capitata a un genitore americano, accusato di pedofilia per aver fotografato i genitali di suo figlio ed essere stato segnalato alla polizia dall’intelligenza artificiale di Google. Peccato che le foto fossero state richieste da un medico per valutare a distanza una possibile patologia.
Meta ha lanciato i nuovi profili per partecipare al Metaverso, che non richiedono l’iscrizione obbligatoria alle altre piattaforme del gruppo come avviene oggi.
Indovina? Instagram vuole copiare anche BeReal.
Il progetto della fotografa Natacha De Matieu documenta l’impatto del turismo (anzi, overtourism) sui luoghi: cosa succede quando un posto diventa improvvisamente famoso e chiunque si reca lì per scattare una foto uguale a quella vista sui social?
Quella volta che Netflix ha ricostruito perfettamente la Cappella Sistina. E poi l’ha distrutta.
Costruiamo questi enormi, enormi pezzi di storia e, una volta che abbiamo finito di girare, usciamo da set, saliamo in macchina e, mentre ce ne andiamo, sentiamo il rumore dei martelli. Un lavoro che ha richiesto così tanta cura per essere realizzato, viene distrutto in un’ora. L’unica cosa che si può fare è non guardare, è una cosa troppo dolorosa
Da qualche parte, nel mondo, ci sono altre persone molto simili a noi, senza essernepa parenti. In un recente studio del Dr. Manel Esteller di Barcellona, almeno 16 copie di sosia sulle 32 reclutate avevano DNA molto simili che spiegherebbero queste somiglianze altrimenti difficilmente comprensibili.
Per ora è solo un progetto artistico, ma questa scarpa progettata per degradarsi dallo studio londinese Olaniyi Studio potrebbe mostrare come un futuro più sostenibile è effettivamente possibile. Le scarpe, infatti, sono difficili da riciclare, essendo composte da molti materiali differenti.
Ho comprato un’auto e, per la prima volta nella mia vita, ha il cambio automatico. Il cambio manuale diventerà una cosa per persone nostalgiche? Chissà.
Intanto, il mondo dell’auto elettrica va a piccoli passi: riparare una Tesla è un casino.
Giove visto dal telescopio James Webb è uno spettacolo.
Delle persone stanno facendo una cosa assolutamente normale: finire di lavorare in orario, spegnere le notifiche, farsi i cazzi propri dopo aver lavorato. Sì, normale, ma mica tanto. Lo chiamano quiet quitting, probabilmente s’ispira al movimento cinese degli “sdraiati” e qui puoi saperne di più.
Durante le ferie, sto recuperando cose vecchie sul cibo. Mentre il 7 uscirà la nuova stagione di Chef’s Table, con eroi ed eroine della panificazione, ti consiglio di recuperare questa vecchia puntata, fra cibo e spiritualità.
Infine: storia delle parole crociate.
♫ Musica
Uno degli eventi della mia estate è stata la colazione all’alba, sul mare di Savelletri (Puglia), con gli Space Afrika. Ecco il loro disco più recente.
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Gianvito