La Colazione dei Campioni 🥐 #198
Ne vale la pena.
Hey,
ho riflettuto molto se fosse il caso di inviare la solita colazione: quella che prova a ispirarti, strapparti un sorriso, farti riflettere. Alla fine, mi sono detto che sì, ne vale la pena. Faremo un focus su quello che sta accadendo in Ucraina, con un taglio necessariamente diverso perché questa non è una newsletter di geopolitica e ci sono fonti più autorevoli, poi ci concentreremo sulle nostre solite cose.
Intanto, iniziamo da questo “ottalogo” stilato da Valigia Blu per gestire le “breaking news”.
Vuoi qualche consiglio sulla tua carriera da designer (e non solo)? Fai una sessione di mentoring con me.
Comunicazione di servizio 🚨
Se trovi errori o link mancanti, segnalamelo rispondendo a questa mail. Dopo qualche ora (o minuto), clicca sul titolo in alto e atterrerai sulla versione aggiornata.
Caffè al volo ☕️
Siri gender-neutral
Il design a LOL
“Qui prima del milione”
Porpoising
Carne blu
Ridiamo
Il conflitto:
partiamo dalla cosa più importante: come aiutare l'Ucraina;
secondo lo storico Yuval Noah Harari, Putin ha già perso la guerra, perché gli ucraini e le ucraine esistono veramente e stanno scrivendo, ora, la storia della loro nazione;
perché è giusto chiamarla Kyiv e non Kiev e l'ironico cambio di nome di Novgorodske;
la guerra che si sta giocando in rete, come l'hacking subito da un'agenzia di stampa russa o i due giornalisti ucraini che facevano propaganda anti-Ucraina… creati col deep fake;
come anticipato qualche settimana fa, questa è la prima guerra raccontata su TikTok, fake news comprese, e così il social network cinese si trasforma effettivamente in un'ulteriore arma a disposizione delle due fazioni;
il ruolo di Google Maps: inizialmente l'app aveva individuato le truppe russe, ma poi è diventato uno strumento in mano all'invasore, così Google ha deciso di disattivare la funzionalità del traffico in tempo reale;
Elon Musk ha attivato Starlink in Ucraina;
il diavolo veste Prada;
Ciao, Ciao 2020 e 2021;
la resistenza dei Cat Cafè;
Radio Maria, fra surrealismo e realtà.
Questa settimana ho realizzato un sogno: registrare una puntata di Caffè design, il mio podcast preferito dedicato al design. Ho sostituito Breccia, convalescente, facendo comunella con Nanni e Giuliano e mangiando taralli.
A Milano c’era il sole, qui in Puglia ha iniziato a nevicare. Inversione dei poli a parte, cominciano a esserci quelle giornate in cui si può di nuovo mangiare il gelato. Potresti provarne uno molto speciale: lo “Scettro del Re” della Gelateria Mokambo di Ruvo di Puglia, detto anche “il cono da 70 euro”. Ne parlo nel mio ultimo articolo su Munchies, che ha già scatenato gli insulti e le polemiche sui social, soprattutto da parte di chi non l’ha letto.
Il designer Emanuele Vanossi ha creato le linee guida "Recoverable by Design" per riconoscere ed evitare tutti quegli atti di esclusione che, a causa dei nostri bias, i designer includono nei loro prodotti digitali. In questo Seed, la serie di talk di Tangity, Emanuele racconta nel dettaglio il funzionamento del framewok.
Nel metaverso forse parleremo tutti la "stessa" lingua, grazie a un traduttore simultaneo. Ma, come sempre, dobbiamo stare attenti alle conseguenze: scrivere "Buongiorno" in arabo può perfino portarti all'arresto. Il progetto è di Meta ed ha obiettivi ambiziosi: soppiantare Alexa, Google Home e Siri. Per esempio, nei piani dell'azienda c'è la possibilità di evocare qualcosa, descrivendolo, e facendolo apparire quasi per magia nel metaverso.
Google sta creando dei computer che sanno leggere il nostro linguaggio del corpo. Mi spiego: immagina di star guardando un film. Vuoi alzarti, così devi cercare il telecomando per mettere in pausa. E se bastasse semplicemente alzarsi dal divano per stoppare la riproduzione? Questo è l’ubiquitous computing.
Let’s say you’re cooking in the kitchen, watching a tutorial for a new recipe. In this case, [turning] can be considered and maybe pause a video when you’re grabbing an ingredient, then resume when you’re back.
Esiste un futuro, che forse è già presente, in cui potremmo lavorare per 60 anni della nostra vita. Questa è la tesi di Laura Cartensen, direttrice dello Stanford Center for Longevity, che ha condotto uno studio sul tema.
Secondo Cartensen, durante la nostra vita dovremo avere la libertà di modulare le nostre ore lavorative per far fronte agli impegni e alle gioie della vita, oscillando fra full time e assenza totale e recuperando le ore perdute in un più lungo periodo. Una visione interessante che si porta dietro alcuni dubbi e sfide di natura pratica.
Articolo mooolto interessante. La democratizzazione della finanza ha dato il via alla "finanziarizzazione" delle nostre vite, che non vuol dire iniziare a investire meramente nei mercati tradizionali, ma perfino arrivare a scenari distopici tipo investire letteralmente nella vita di altre persone. Come quella di Alex Masmej, che ha emesso un token $ALEX, permettendo ai suoi investitori di ricevere dividendi dal suo reddito e di prendere decisioni sulla sua vita.
C'è un pianeta dove piovono gemme liquide da nuvole metalliche. Di certo, non le migliori condizioni per la vita, a differenza di quelle che, secondo una recente scoperta, potrebbero esserci state su Marte circa 4 miliardi di anni fa.
Come fa IKEA a venderci più mobili grazie alle sue meatball? Questi e altri trick sono ottimamente descritti in questo articolo, così la prossima volta sapremo ome resistere alla tentazione di comprare quel bellissimo e inutile scopino per il bagno.
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Fashion week:
l'ultima sfilata di Off-White con la direzione creativa di Virgil Abloh, per sempre;
Ci sono delle persone che possono ripulire il tuo passato online. Proprio come nei film. Chi sono?
Le nostre città si stanno trasformardo in giganteschi cartelloni pubblicitari. E se São Paulo ha bandito la pubblicità, in Regno Unito dei cittadini hanno creato degli "AdBlock" sotto forma di associazioni, e protestano perché i loro quartieri vengano liberati da schermi e cartelloni invadenti.
Messaggi vocali: li ami o li odi? Per me, come sostengono alcune persone in questo articolo, dipende. Se un tempo li odiavo, ora cerco di utilizzarli con parsimonia, quando so che una telefonata non è possibile, e che un messaggio non avrebbe lo stesso ritmo e significato.
La pubblicazione di DONDA 2 di Kanye West solo su Stem Player ha generato una serie di conseguenze, forse inattese: per esempio, è stato pubblicato un falso album su iTunes sotto il nome di "Wanye West", mentre su Reddit cominciavano a circolare link per accedere allo streaming senza possedere il player. Insomma, come capita spesso, Kanye West - anzi Ye - ha fatto casino, e lo ha fatto bene.
Se vuoi vedere come funziona Stem Player, ecco un video.
L'8 marzo uscirà su Netflix una serie su Andy Warhol con voce narrante di Andy Warhol. Com’è possibile? Grazie all’AI, ovvio.
Ho finalmente comprato "Case Milanesissime" di Alvar Altissimo ed è un bel libro.
♫ Proviamo a evadere. Il nuovo disco dei Beach House.
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Aprila, mi raccomando.
A presto,
Gianvito
Favolosa!
Un numero bellissimo e straripante di spunti! Grazie!