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Caffè al volo ☕️
Un gatto diligentissimo
Orsetti bellissimi e dove trovarli
Il pinguino smarrito
INCREDIBILE
Volare con 50 droni addosso
Sergione tvb
Qualche settimana fa ho avuto il piacere d’intervistare Mauro Porcini, Chief Design Officer di Pepsico. Stimo molto Mauro per il suo lavoro di divulgazione di design. Il motivo lo capirete bene sentendo le sue parole.
Fra le statistiche venute fuori dai leak di Facebook, ce n’è una abbastanza singolare, ma significativa: il 50% dei vocali scambiati su Messenger viene dalla Cambogia. La prima conclusione che uno potrebbe fare è che in Cambogia sono particolarmente logorroici. In realtà, il comportamento ha a che fare con l’assenza di tastiere khmer per gli smartphone. Un dato che non va preso alla leggera e che ha diversi impatti sulla moderazione dei contenuti e sulla vita digitale dei cambogiani.
E se i supermercati fossero gestiti dai clienti stessi? Hyperburgers è solo un concept, per ora…
Ieri Meta ha presentato il prototipo dei già anticipati guanti aptici per il metaverso, uno degli strumenti che ci permetterà di sentire col tatto gli oggetti virtuali, anche se dovremo rivedere la nostra nozione di “tatto”. Sì, per quanto esteticamente discutibile, stai vedendo il futuro.
Dai guanti per il metaverso, passiamo a un altro tipo di guanti, sempre bionici. Questa è la storia di João Carlos Martins, un pianista sfortunato. Dopo una caduta, João perse l’abilità di suonare il piano con entrambe le mani. Ora, proprio grazie a dei guanti bionici e a un designer determinato, è tornato a suonarlo.
Cos’è la tappigafia? È quella disciplina che promette di capire come stiamo mentalmente/neurologicamente e prevenire malattie analizzando come utilizziamo e tocchiamo i nostri smartphone. Creando una nuova definizione di dati sensibili.
What if an algorithm’s assessment comes to be viewed by doctors or patients as more objective? What happens if a tool’s recommendations differ from a physician’s?
Rimaniamo in zona metaverso, che è un po’ la buzzword del mese:
l’Islanda trolla tutti.
Questo simpatico algoritmo di Google troverà i sosia nell’arte dei tuoi animali domestici.
Hyundai ha cacciato fuori il concept di una nuova macchina elettrica. Solo che il design è del 1986.
Netflix avrà il suo auditel. Su top10.netflix.com l’azienda rilascerà settimanalmente dati pubblici sui contenuti più visti sulla piattaforma.
È finita la Cop26, la conferenza globale dedicata alla crisi climatica. Ecco una sintesi in dieci punti. In una parola: fallimento.
Ti ricordi il tizio che ha chiesto a Musk di donare 6 miliardi del suo patrimonio per debellare la fame nel mondo? L’imprenditore aveva risposto che l’avrebbe fatto se avesse visto un business plan. Be’, le Nazioni Unite hanno davvero fatto i compiti a casa e questo è il risultato.
La bandiera francese ha un nuovo blu.
La CIA cerca reclute nella generazione Z. La generazione meno riservata di sempre. È un problema? Forse no.
Infatti, a proposito di riservatezza, gli utenti di Tik Tok si lamentano del fatto che la privacy dell’app si sarebbe indebolita nel tempo. Fra le cose buone di TikTok, c’è anche la storia di questa teenager, che si è salvata da un rapimento utilizzando un gesto imparato proprio sulla piattaforma.
Notizie interessanti dal mondo animale:
come diamine fanno i gatti a sapere SEMPRE dove sono i padroni;
il supersaurus da 42 metri, ovvero il dinosauro più lungo al mondo (forse).
Come ha risposto il neo-sindaco di New York Eric Adams alla domanda provocatoria dell’investitore Anthony Pompliano: “Chi sarà il primo politico americano ad accettare il suo stipendio in Bitcoin?” Facendosi pagare lo stipendio in bitcoin, ovvio.
Tecnologia e giustizia che passione. Mentre in Italia una procura si dichiara incapace di indagare su crimini commessi su Facebook perché non hanno accesso a Facebook in ufficio, l’avvocato di Kyle Rittenhouse, accusato di omicidio negli USA, ha chiesto di non usare un iPad in aula per mostrare i video della sparatoria, perché la funzionalità “pinch to zoom” di iOS modificherebbe i video grazie all’intelligenza artificiale, “creando ciò che l’algoritmo crede di vedere”. Il giudice ha accettato l’obiezione, decidendo di mostrare il video su un PC con Windows.
Curioso questo smartphone creato da un’azienda giapponese nota per i tostapane. Aspettiamo la versione italiana by Rowenta.
Siamo nel secolo delle collabo strane, ma non troppo. L’ultima è quella fra Gucci e Xbox.
Negli ultimi giorni, mi sto godendo Vita da Carlo, la serie di Carlo Verdone su Amazon Prime Video.
♫ Bawrut è un lettore della newsletter, e ha fatto un gran bel disco.
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Gianvito